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COLLANE   

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    • Yashka. Una donna combattente nella prima guerra mondiale
      Maria Botchkareva
      Allo scoppio della Grande Guerra la contadina Yashka si arruolò nell'esercito russo per combattere come un uomo. Dopo il marzo del 1917 poté armare un'unità combattente femminile di cui si parlò in tutto il mondo. Nel 1918 Yashka raggiunse gli USA con l'utopia di raccogliervi fondi per ricostituire un esercito popolare, e così il suo racconto fu raccolto e pubblicato da Isaac Don Levine.
      Una testimonianza fondamentale per la storia al femminile e per la storia della prima guerra mondiale.

      Numero pagine 336
      Formato: pdf + epub + mobi
      ISBN 9788897527213 Anno 2013
      National Bibliography Number in fase di assegnazione
    • Se preferisci, puoi acquistare il libro cartaceo da Amazon
    • Prezzo ebook € 5


    • Maria Botchkareva
      Maria Botchkareva (1889-1920), contadina russa, combatté sul fronte della prima guerra mondiale con il nome di battaglia di Yashka, e nel 1917 fu al comando di un'unità di combattimento femminile di cui parlò tutta la stampa dell'epoca. Nel 1918 negli USA dettò la sua storia al giornalista russo immigrato Isaac Don Levine (1892-1981). Tornata in Russia organizzò un'unitaria sanitaria rifiutando di combattere nella guerra civile, ma fu egualmente condannata a morte da un tribunale rivoluzionario.
      Maria Botchkareva (1889-1920), a Russian peasant, fought on the front of the First World War with the nom de guerre of Yashka, and in 1917 was in command of a feminine combat unit talked of by all the press of the time. In 1918 in the U.S. she dictated her story to an immigrant Russian journalist, Isaac Don Levine (1892-1981). Back in Russia she organized a medical detachment by refusing to fight in the civil war, but arrested she was sentenced to death by a revolutionary court.
      Russia
      Anno di nascita1889
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    • QUARTA DI COPERTINA
      Questo libro racconta la vicenda straordinaria di Maria Botchkareva "Yashka", una contadina cresciuta nel mondo della frontiera siberiana che allo scoppio della Grande Guerra chiese e ottenne di arruolarsi nell'esercito russo: non per essere una delle tante crocerossine, ma proprio per fare il soldato.
      Yashka combatté e si distinse in prima linea, tanto che dopo la rivoluzione del marzo 1917 il governo provvisorio di Kerenskij le consentì di armare un'unità combattente femminile che fece parlare di sé la stampa di tutto il mondo, e che si sottomise al massacro nell'ambito dell'ultima offensiva russa.
      Dopo il congedo dei resti del battaglione femminile e lo sbandamento di tutto l'esercito russo, Yashka riuscì a raggiungere l'Occidente con l'utopia di raccogliervi fondi per ricostituire un esercito popolare e continuare la guerra contro la Germania. Negli Stati Uniti, nel 1918, il suo racconto fu raccolto e pubblicato da un giornalista di origine russa, Isaac Don Levine.
      E' controverso se e in che modo la figura di Yashka appartenga alla vicenda dell'emancipazione femminile, come al tempo intese la stessa Emmeline Pankhurst, che di Yashka fu sostenitrice e amica. In realtà Yashka agì seguendo un istinto dì incondizionata e non negoziabile lealtà verso il suo paese, perché in questa lealtà trovava al tempo stesso il rispetto di sé e il riscatto dalle deprivazioni del suo vissuto. E raccontando diffusamente non solo i fatti, ma anche i propri sentimenti e le proprie motivazioni, Yashka ci ha lasciato una testimonianza che si eleva molto al di sopra della consueta memorialistica di guerra.
      Il racconto di Isaac Don Levine, caduto da tanto tempo nell'oblio, torna in vita in questo volume con un'introduzione di Stéphane Audoin-Rouzeau e Nicolas Werth che contestualizzano la vicenda con esattezza e discutono la figura di Yashka dal punto di vista dei ruoli di genere, estremamente rigidi nel contesto bellico tradizionale, e una postfazione di Alberto Palazzi che mette a fuoco la definizione di sé che Yashka cercava nell'impegno e nel sacrificio per il suo Paese.
    • INDICE DEL LIBRO
      Introduzione di Stéphane Audoin–Rouzeau e Nicolas Werth (2012)
      Premessa al testo di Isaac Don Levine (1918)
      PARTE PRIMA – LA GIOVINEZZA
      I -         Un’infanzia di duro lavoro
      II -        A quindici anni mi sposo
      III -      Un po’ di felicità
      IV -      Nella trappola di un Governatore libertino
      V -       Fuga dall’esilio e da Yasha
      PARTE SECONDA – LA GUERRA
      VI -      Mi arruolo per grazia dello Zar
      VII -         L’esperienza della terra di nessuno
      VIII -        Ferita e paralizzata
      IX -      Otto ore nelle mani dei tedeschi
      PARTE TERZA – LA RIVOLUZIONE
      X -        La rivoluzione al fronte
      XI -      Organizzo il Battaglione della Morte
      XII -     La mia lotta contro il potere dei comitati
      XIII -        Il Battaglione al fronte
      XIV -        In missione da Kerenskij e da Kornilov
      XV -         L’esercito si trasforma in un’orda selvaggia
      PARTE QUARTA – IL TERRORE
      XVI -        Il bolscevismo vince
      XVII -      Affronto Lenin e Trotsky
      XVIII -     I bolscevichi mi stringono in una trappola mortale
      XIX -        Mi salvo per miracolo
      XX -     Parto con un messaggio del mio popolo
      Postfazione di Alberto Palazzi: Yashka e la definizione di sé nella guerra  (2013)
      Il testo di Isaac Don Levine
      Yashka e la definizione di sé nella lealtà verso la Russia
      Nota sulla traslitterazione nella traduzione italiana
      Quarta di copertina
      Maria Botchkareva
      Isaac Don Levine